Nel Medioevo v’erano ancora soltanto due o tre tipi di grandezza: il santo e l’eroe, anche il sapiente, poi su una scala minore e come per riflesso il pontefice e il principe; il “genio” e l’ “artista”, queste grandezze dell’universo laico, non sono ancora nati.
I santi e gli eroi sono simili alle apparizioni terrene degli astri, dopo la morte risalgono nel firmamento, nel loro luogo eterno; sono quasi puri simboli, segni spirituali che si sono staccati solo provvisoriamente dall’iconostasi celeste dove erano incastonati fin dalla creazione del mondo.
Frithjof Schuon, Sguardi sui Mondi Antichi, Mediterranee, Roma, 1996, p. 34.