Mulay ‘Ali ad-Darqawi, maestro sufi marocchino. Foto di Titus Burckhardt.

La santità è il sonno dell’ego e la veglia dell’anima immortale: dell’ego nutrito d’impressioni sensoriali e colmo di desideri, e dell’anima libera, cristallizzata in Dio. L’esteriorità mutevole del nostro essere deve dormire e, per conseguenza, ritirarsi dalle immagini e dagli istinti, mentre il fondo del nostro essere deve vegliare nella coscienza del Divino e illuminare così, come una fiamma immobile, il silenzio del santo sonno.

Schuon, Sophia Perennis, Edizioni Mediterranee, 2014, p. 23.